L’apertura di uno studio non dipende soltanto dalla qualità dei corsi o dalla scelta della location. In un mercato sempre più competitivo, il successo del lancio dipende in larga misura dalla capacità di impostare una strategia di marketing strutturata, mirata e duratura.
Troppi imprenditori di questo settore avviano strategie di comunicazione senza peró avere una visione d’insieme: pubblicazioni irregolari su Instagram, offerte promo lanciate all’ultimo minuto, campagne email senza segmentazione. Il problema? Anche se talvolta efficaci nel breve periodo, queste iniziative non costruiscono né notorietà stabile né una comunità coinvolta.
In questo articolo ti guidiamo passo dopo passo per progettare una strategia di marketing allineata al tuo posizionamento, agli obiettivi commerciali, alle risorse e ai tuoi pubblici di riferimento.
Le basi: Conoscere il proprio pubblico
Prima di investire in uno strumento, definire un’offerta o creare contenuti, una domanda è centrale: a chi ti rivolgi?
Capire i tuoi pubblici ti permette di allineare l’intera strategia di marketing alle loro aspettative, stili di vita e comportamenti di acquisto. Significa un’analisi precisa, strutturata e applicabile dei loro profili.
Analizza i tuoi segmenti
Per ogni tipologia di cliente potenziale, chiediti:
- Quali sono i loro bisogni? Benessere, performance, regolarità, socialità, scoperta…
- Quali sono i loro tempi? Sono disponibili al mattino, in pausa pranzo, la sera, nel fine settimana?
- Quali canali preferiscono? Social media, motori di ricerca, passaparola, volantini nei negozi di zona?
- A cosa sono sensibili? Estetica dello spazio, competenza degli insegnanti, atmosfera, flessibilità, prezzo di ingresso, storia del fondatore?
Adatta le tue azioni
Questa comprensione ti permette di adattare:
- Il tono della comunicazione (autorevole, accogliente, ispirante…)
- I formati (video, caroselli, email, locandine…)
- Frequenza e canali (settimanale su Instagram, mensile via email, presenza in negozi della zona…)
Consiglio: Per approfondire sull’argomento, leggi il nostro articolo: Come definire il pubblico giusto per il tuo studio
Valutare le risorse: costruire una strategia realistica
Una strategia efficace non è quella che sembra ambiziosa sulla carta, ma quella che puoi mettere in pratica con regolarità e coerenza, senza stressarti. L’errore più comune? Porsi obiettivi di comunicazione insostenibili, per poi abbandonare dopo poche settimane per mancanza di tempo, strumenti o organizzazione.
Prima ancora di scegliere i canali o fissare un calendario editoriale, valuta in modo obiettivo le tue risorse. Eviterai frustrazioni e concentrerai gli sforzi dove avranno più impatto.
Elementi da considerare:
- Tempo disponibile: Quante ore alla settimana puoi dedicare alla comunicazione, oltre a gestione, insegnamento e sviluppo commerciale?
- Competenze interne: Ti senti a tuo agio con grafica, scrittura, video? O alcune attività ti richiedono molta energia?
- Supporto esterno: Delegarai parte della comunicazione (tirocinante, libero professionista, agenzia)? Per quali compiti e con quale supervisione?
- Budget dedicato: Hai un budget mensile per campagne a pagamento, materiali grafici o strumenti come un gestionale clienti o una soluzione di posta elettronica?
Esempio: se lanci lo studio da solo, senza team né budget esterno, meglio concentrare gli sforzi su due canali strategici. Per esempio, Instagram per la visibilità locale e un bollettino via email per coltivare i contatti. Pianifica mezza giornata al mese per preparare i contenuti, usa strumenti di programmazione e punta su formati semplici ma regolari.
Curare l’identità di marca: la prima impressione conta
La tua strategia funziona solo se poggia su un’identità di marca chiara, riconoscibile e distintiva. L’identità comprende valori, posizionamento, tono, universo visivo, promessa al cliente. Crea coerenza tra i messaggi e fissa nella mente dei potenziali clienti una percezione forte.
Il piano di marketing: attrarre, convincere e fidelizzare
Un buon piano non è una semplice checklist di post o campagne sporadiche. Segue una logica: accompagnare ogni persona dalla scoperta del tuo studio fino a diventare cliente fedele (e promotore), con azioni coordinate ad alto valore. Questo percorso, spesso rappresentato come un imbuto (funnel di marketing), si articola in 6 fasi. In ciascuna, i tuoi strumenti devono rispondere a bisogni, maturità e ostacoli del cliente.
Generazione contatti: attrarre l'attenzione
Obiettivo: intercettare persone che ancora non ti conoscono e spingerle a mettersi in contatto (richiesta info, iscrizione a un’offerta prova).
Strumenti consigliati:
- Campagne locali su piattaforme Meta a pagamento o annunci Google
- Ottimizzazione locale per motori di ricerca (SEO) e scheda Google Business Profile
- Landing page con contenuti utili da inviare via email
- Collaborazioni locali mirate
Esempio: una campagna geolocalizzata su Instagram per donne 25–45 anni, con invito alla prenotazione di una lezione di prova.
Coltivare i contatti: creare fiducia e superare i dubbi
Obiettivo: far crescere rassicurazione e coinvolgimento. Il contatto è interessato ma non ancora pronto.
Strumenti consigliati:
- Sequenze automatiche di posta elettronica con contenuti formativi
- Riproposta mirata a chi ha visitato il sito senza compiere un pagagemnto o prenotare una lezione
- Contenuti di valore sui social (testimonianze, dietro le quinte, domande frequenti)
- Recensioni, storie dei clienti, foto delle lezioni
Esempio: sequenza di 3 email “Perché il Pilates è ideale per iniziare”, “Come si svolge la prima lezione da noi”, “Prenota ora la tua prova”.
Conversione: far compiere l’azione desiderata
Obiettivo: portare alla prenotazione, all’iscrizione o all’acquisto.
Strumenti consigliati:
- Prenotazione semplice e veloce da cellulare
- Inviti all’azione ben visibili (CTA – call to action) su tutti i canali
- Offerte a tempo per creare urgenza
- Rassicurazioni nelle pagine di acquisto: recensioni, politica di annullamento, contatto rapido
Esempio: pulsante “Prenota la lezione di prova” nelle email e nel profilo Instagram con link diretto.
Fidelizzazione: dalla lezione di prova all'abitudine
Obiettivo: dopo la prima esperienza, bisogna creare continuità.
Strumenti consigliati:
- Abbonamenti o carnet multicorso
- Follow-up personalizzato dopo la lezione (email, telefonata, consigli)
- Contenuti esclusivi per membri (video, sfide, eventi)
Esempio: dopo 3 lezioni, un’email personalizzata propone l’abbonamento mensile a condizioni vantaggiose, valido 48 ore.
Raccomandazione: il passaparola organizzato
Obiettivo: trasformare i clienti soddisfatti in portavoce. È una delle leve più potenti e meno costose.
Strumenti consigliati:
- Programma "Poreta un Amico" semplice e conveniente
- Richiesta proattiva di recensioni su Google
- Testimonianze in video o storie
- Valorizzazione dei clienti sui canali del tuo studio
Esempio: “Invita un amico: entrambi ottenete uno sconto del 10% sulla prossima prenotazione.”
Riattivazione: non perdere i clienti inattivi
Obiettivo: individuare chi sta calando o è assente, capire perché e riattivarlo con tatto.
Strumenti consigliati:
- Scenari automatici via email basati sull’inattività (30/60/90 giorni)
- Offerte “rientro graduale”
- Brevi sondaggi per capire i motivi della riduzione di frequenza
- Avvisi mirati (SMS, notifiche, messaggi diretti)
Esempio: “Manchi da un po’… Torna con uno sconto del 20% sulla prossima lezione.”
Misurare, testare, adattare: l’iterazione al servizio dei risultati
Una strategia efficace è viva. I dati devono guidare le decisioni.
Analizza gli indicatori chiave:
- Percentuali di apertura e clic delle email
- Tassi di conversione da visitatore → prova → abbonato
- Costo di acquisizione cliente (CAC)
- Provenienza dei contatti (pubblicità, passaparola, ricerca naturale)
Esempio: se il 70% delle conversioni arriva da Google Business Profile, ottimizza la scheda, aggiungi foto e chiedi recensioni.
Metti alla prova approcci diversi:
- Confronta formati: brevi video verticali vs caroselli, bollettino breve vs lungo
- Prova orari di invio, messaggi, offerte
Conta meno “avere ragione al primo colpo” e più imparare in fretta e migliorare con metodo.
Errori di marketing più comuni (e come evitarli)
Comunicare senza una strategia chiara
Problema: pubblicare a caso o inviare email senza un messaggio centrale o senza segmentazione equivale a parlare nel vuoto.
Soluzione: definisci una strategia annuale o trimestrale con campagne tematiche, profili tipo (personas) e obiettivi per ogni contenuto nell’imbuto (notorietà, conversione, fidelizzazione).
Sottovalutare il carico di lavoro
Problema: contenuti, risposte, email, pianificazione… richiedono tempo.
Soluzione: automatizza dove possibile, pianifica a blocchi (batching), concentrati su 2–3 canali che sai gestire.
Copiare senza adattare
Problema: ciò che funziona altrove potrebbe non parlare al tuo pubblico.
Soluzione: osserva i concorrenti per ispirarti, ma costruisci il tuo tono e i tuoi format.
Trascurare i dati
Problema: senza indicatori chiave non puoi valutare.
Soluzione: monitora pochi KPI essenziali (conversione, costo per contatto, fidelizzazione, valore medio), usa cruscotti del gestionale e rivedi ogni mese.
Conclusione: una strategia solida per un lancio duraturo
Aprire uno studio non è solo avere una bella sala e buoni corsi. È saper parlare ai tuoi pubblici, costruire un’identità forte, scegliere i canali giusti e organizzare le azioni intorno a un obiettivo chiaro: attrarre, convertire e fidelizzare nel tempo. Meglio fare meno, ma farlo bene: con regolarità, pertinenza e visione di lungo periodo.
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